Quando il Futuro è Possibilità – Immaginazione E/E’ Visione Aziendale
Solitamente per valutare un azienda si usano i parametri certamente misurabili come efficienza e produttività, limitando il ragionamento alla sfera del “sistematico” e “metodico”.
Ma quale visione dietro l’immaginazione di un capitano d’azienda, Einstein diceva che “ la logica porta da A a B ma l’immaginazione conduce ovunque”, il fatto di riuscire a “vedere” nuove possibilità d’impresa e soluzioni innovative questa è immaginazione.
Certamente dallo scambio tra realtà ed immaginazione nasce la Cre-Attività, “l’ importanza di avviare un nuovo progetto l’immaginare immensi scenari per il futuro” Umberto Galimberti.
L’immaginazione caratterizza chi vuole evolvere, l’organizzazione che è alla ricerca del Nuovo con la “N” maiuscola, spaziando dal “semplice” servizio si pensi alla pizza a domicilio, fino ad arrivare al più tecnologico dei prodotti, si pensi ai “Superconduttori”.
La “fortunata previsione” Hamel e Prahalard parlano di prodotto di Casualità e chiara Visione, “La conclusione si imponeva: alcune équipes di direzione davano semplicemente prova di maggiore chiaroveggenza che altre. Alcune riuscivano ad immaginare prodotti, servizi e settori d’attività interi che non esistevano ancora, e ad accelerarne la nascita. Manifestamente, quelle équipes perdevano poco tempo nel preoccuparsi del posizionamento della loro ditta negli spazi concorrenziali esistenti, poiché avevano già cominciato a crearne dei nuovi. Le altre società ¾ le ritardatarie ¾ si
preoccupavano maggiormente della conservazione del passato che della conquista del futuro“ .
Le aziende che evolvono sono quelle che puntano sull’innovazione e non sul mantenimento della loro posizione consolidata dal tempo, immaginare il futuro sconvolgendo l’oggi.
Possiamo definire allora l’immaginazione come “previsione strategica”, “illuminante impegno volto al futuro” Berger.
Come ben diceva Maurice Allais “ non vi saranno mai dei modelli perfetti, ma soltanto modelli approssimativi” ed aggiunge “ tra più modelli, il migliore sarà sempre quello che per approssimazione data sarà quello che rappresenterà nella maniera più semplice i dati dell’osservazione”.
A rafforzare l’idea di innovazione ci tende nuovamente una mano Einstein quando dice: “il mondo di oggi ha dei problemi che non possono essere risolti ragionando nello stesso modo di quando gli abbiamo creati”, quindi diffidiamo sempre delle idee “ dalla tirannia dominante” Maurice Allais.
Nelle Organizzazioni moderne bisogna far si che gli “innovatori” non vengano messi alla gogna come dei novelli rivoluzionari, bisogna far si che nelle aziende emergano persone capaci di rompere il “silenzio organizzativo” Morrison Milliken, Il saper evolvere l’organizzazione da ciò che ovvio, scontato, già esistente a una nuova luce, l’Innovazione, passare dall’ombra alla luce, il nuovo illuminismo, una nuova e perenne rivoluzione industriale, “uccidendo” il perenne conformismo che domina le realtà organizzate.
L’immaginazione diventa il motore che apre nuove vie all’innovazione, “l’immaginazione è più importante della conoscenza” Einstein, il porsi con occhi diversi, il vedere ciò che ci circonda da una “finestra” diversa, che si apre sul mondo anch’esso diverso e che cambia anche grazie a noi stessi: Diventare noi stessi il motore dell’innovazione.
“Quando si costruisce una visione si parte dalla base della esperienza di ciascuno, per proiettarsi con la intelletto, l’immaginazione e il cuore in qualcosa che non esiste ancora. Per questo motivo, se elaboriamo una visione sempre più ampia ed sviluppata questo processo si trasformerà in qualcosa di aperto, un nucleo che ci spinge a crescere e avanzare”.
Già Kant considerava: “l’immaginazione uno strumento fondamentale per la percezione del presente, e proprio grazie a questa visione che è possibile trasformare l’esperienza, il mondo del reale votata alla suo mutevolezza al suo cambiamento”.
Il non “lasciarsi rinchiudere entro cornici, ………., tutto può sempre essere rimesso in discussione” Bourbon-Busset.
Concludendo riportando alcune frasi celebri sulla capacità di sognare:
Friedrich Nietzsche: “Nei processi del sogno l’uomo si esercita alla vita vera”
Walt Disney: “Se lo sogni allora lo puoi fare”
Paulo Coehlo: “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”
Albert Einstein: “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo”
Victor Hugo: “Non c’è niente come il sogno per creare il futuro”
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