Maschera e identità
Mi domando se la persona non debba pensarsi come proprietaria di un
magazzino di maschere da indossare per gli altri, sapendo che questo è un
modo di rispettarli e essere per loro, non per se stessi.
È quello che si chiede Alessandro Pizzorno
http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=12474
È un libro di piccole dimensioni che ho letto tutto di un solo fiato e che ho
trovato interessantissimo.
Il tema della maschera viene sviluppato partendo da una frase di Nietzsche:
Senza dubbio è spaventoso quando si scopre per la prima volta la maschera
sotto la quale si appare.
Attraverso psicologia, antropologia, cultura e tradizioni l’uomo viene visto
con tutte le forme delle sue maschere. La maschera quindi non è solo un
oggetto, ma qualcosa che mi protegge, nasconde e rivela, non solo nel mondo
dell’arte e del teatro, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Così uomini e donne ogni mattina indossano maschere diverse per recitare
ruoli sempre più complessi e alla fine si ritrovano a cambiare maschera a
seconda del ruolo e del momento in cui recitano la parte. L’aspetto
interessante è che spesso indossiamo la nostra maschera più per piacere agli
altri che a noi stessi.
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