Aforisma con caffè Karl Popper
Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile,
fa l’uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità.
Temo che anche i dottori soccombano spesso alla tentazione di far percepire ai propri pazienti il potere che detengono.
La vecchiaia oggi non è più un’età anagrafica ma è un’età dello spirito. È vecchia la persona, l’organizzazione, il management che affronta i problemi nuovi con pensieri vecchi.
L’inizio della ricerca scientifica è costituito dai problemi. Il proseguimento consiste nel fare un passo avanti.
La più grande malattia filosofica del nostro tempo è costituita dal relativismo intellettuale e dal relativismo morale, il secondo dei quali trova, almeno in parte, nel primo il proprio fondamento. Per relativismo o, se si preferisce, scetticismo – intendo, in sostanza, la teoria secondo la quale la scelta fra teorie concorrenti è arbitraria; ed è arbitraria perché non esiste alcunché che si possa considerare come verità obiettiva; ovvero, anche se esiste, non c’è alcuna teoria che si possa considerare come vera o comunque (anche se non vera) più vicina alla verità di un’altra; ovvero, se ci troviamo di fronte a due o più teorie, non abbiamo alcun modo o mezzo di decidere se una di esse è migliore dell’altra.

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